Codici tributo per versare il canone RAI tramite F24

Con Risoluzione 7 luglio 2016, n. 53, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per il versamento, tramite modello F24, del canone di abbonamento alla televisione per uso privato nei casi in cui non è possibile l’addebito diretto sulle fatture emesse dalle imprese elettriche (art. 3, comma 7, D.L. 13 maggio 2016, n. 94).
In particolare, i nuovi codici tributo sono i seguenti:

  • “TVRI” denominato “canone per rinnovo abbonamento TV uso privato – articolo 3, comma 7, decreto 13 maggio 2016, n. 94”;
  • “TVNA” denominato “canone per nuovo abbonamento TV uso privato – articolo 3, comma 7, decreto 13 maggio 2016, n. 94”.

Tali codici saranno operativi dal 1° settembre 2016.

Irap in presenza di un collaboratore familiare, Sentenza

Con Ordinanza 17 giugno 2016, n. 12616, la Corte di Cassazione ha affermato che la presenza di un collaboratore familiare e l’esistenza di un’impresa familiare sono sufficienti per assoggettare l’attività imprenditoriale ad IRAP (anche in presenza di beni strumentali di valore esiguo).
In particolare, la Corte osserva che secondo la giurisprudenza deve ritenersi soggetto all’IRAP l’imprenditore commerciale titolare di un’impresa familiare “afferendo l’IRAP non al reddito o al patrimonio in sé, ma allo svolgimento di un’attività autonomamente organizzata per la produzione di beni e servizi ed integrando la collaborazione dei partecipanti quel quid pluris dotato di attitudine a produrre una ricchezza ulteriore, o valore aggiunto, rispetto a quella conseguibile con il solo apporto lavorativo personale del titolare”.
I giudici affermano quindi che la presenza di un familiare è da ritenersi dato sintomatico di un’attività autonomamente organizzata cui consegue l’assoggettamento all’IRAP.

Omesso versamento delle ritenute previdenziali

L’INPS, nella Circolare n. 121 del 5 luglio 2016, fornisce chiarimenti in merito alla depenalizzazione parziale del reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali, ricordando che la sanzione penale della reclusione fino a 3 anni, congiunta alla multa fino ad euro 1.032, risulta confermata per i soli omessi versamenti di importi superiore ad euro 10.000 annui (D.Lgs n. 8/2016).
Al riguardo l’Istituto chiarisce che, al fine della determinazione del predetto importo, l’arco temporale da considerare per il controllo sul corretto adempimento degli obblighi contributivi è l’anno civile (1° gennaio – 31 dicembre); pertanto i versamenti relativi al mese di dicembre dell’anno precedente (da versare entro il 16 gennaio) fino a quelli relativi al mese di novembre dell’anno di riferimento (da versare entro il 16 dicembre).

Dipendente licenziato per slealtà nei confronti del datore di lavoro

n materia di licenziamento per giusta causa, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente che mette in atto un comportamento (nel caso di specie il sollevamento di pesanti bombole di gas sulla sua auto mentre si trova ancora in malattia per lombalgia) che costituisce una condotta di slealtà verso il datore di lavoro, che induce a dubitare seriamente dei suoi rapporti futuri con l’azienda.
Con la Sentenza n. 13676 del 5 luglio 2016 viene precisato che il recesso datoriale risulta giustificato dal momento che il comportamento del lavoratore non è riconducibile ad una mera violazione del dovere di fedeltà o ad altre ipotesi sanzionate con la sospensione dal contratto collettivo di lavoro, ma costituisce una rottura definitiva del rapporto fiduciario tra le parti, tale da non permettere la prosecuzione del rapporto lavorativo.

Deduzioni forfettarie per gli autotrasportatori.

Con Comunicato stampa 5 luglio 2016, l’Agenzia delle Entrate ha definito gli importi delle deduzioni forfettarie giornaliere per gli autotrasportatori di merci per conto terzi, a seguito delle modifiche previste dalla Legge di Stabilità 2016.
I nuovi valori, che valgono già dal periodo di imposta 2015 e, quindi, per il Mod. UNICO 2016, sono:

  • euro 51,00 per i trasporti effettuati dall’imprenditore stesso oltre il Comune in cui ha sede l’impresa;
  • euro 17,85, per i trasporti effettuati dall’imprenditore stesso all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa.

Nel Comunicato stampa viene, inoltre, confermato che anche per il 2016 le imprese di autotrasporto merci, conto terzi e conto proprio, possono recuperare in compensazione con Mod. F24 (fino ad un massimo di euro 300,00 per veicolo) le somme versate nel 2015 a titolo di contributo al SSN sui premi di assicurazione per la responsabilità civile, per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore, adibiti a trasporto merci di massa complessiva non inferiore a 11,5 t.

Gestione separata INPS: comunicazione di irregolarità

L’INPS, con il Messaggio n. 2878 del 30 giugno 2016, rende noto che il 1° giugno 2016 sono state elaborate le situazioni debitorie delle aziende committenti che, per l’anno 2015, hanno denunciato il pagamento di compensi ai soggetti iscritti alla Gestione separata.
La situazione debitoria, disponibile nel “Cassetto Committenti Gestione separata”, comprende:

  1. l’omesso pagamento del contributo dovuto, sia totale che parziale, relativo ad ogni singolo periodo mensile;
  2. le sanzioni civili calcolate sul contributo omesso e/o sul ritardato versamento totale o parziale.

L’Istituto ricorda che la comunicazione debitoria è propedeutica al passaggio alle fasi successive per il recupero del credito tramite l’emissione dell’Avviso di addebito.

Distributori automatici: Provvedimento delle Entrate sulla trasmissione telematica dei dati

Con Provvedimento 30 giugno 2016, l’Agenzia delle Entrate definisce le informazioni, le regole tecniche, gli strumenti e i termini per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri derivanti dall’utilizzo di distributori automatici (c.d. vending machine), ai sensi dell’art. 2, commi 2 e 4, D.Lgs. n. 127/2015.
Dette disposizioni sono necessarie per consentire ai gestori dei distributori automatici di organizzarsi per tempo in quanto dal 1° gennaio 2017 scatterà l’obbligo di comunicazione dei dati dei corrispettivi.